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Santo Stefano in Aspromonte



Il Comune di Santo Stefano in Aspromonte di cui Mannoli fa parte, è un paese storico-culturale che ha dato la più larga partecipazione di uomini ai fatti del Risorgimento in Calabria.

 

E' in diocesi di Reggio Calabria. La Parrocchia è intestata a S.Stefano Protomartire. La Chiesa Parrocchiale, all'interno di recente ristrutturata, venne inaugurata l'11 giugno 1933 dall'Arcivescovo di Reggio mons. Puja. Di particolare pregio artistico sono il grande portale, il rosone centrale, l'espressivo dipinto che raffigura la lapidazione del Santo Patrono, la statua della Madonna del Carmine di epoca sicuramente precedente al 1850 e recentemente restaurata e le vetrate artistiche realizzate di recente con le offerte dei fedeli. Opera monumentale di grande rilievo storico e architettonico è l'Asilo Monumentale "G.Filastò".

L'imponente complesso venne realizzato con i fondi di una pubblica sottoscrizione e su progetto del famoso architetto Marcello Piacentini, Accademico d'Italia. Ai lati della parte centrale dell'edificio vi sono due grandi lapidi con incisi i nomi dei caduti in guerra.

In alto, sopra due colonne, vi è la statua dell'Italia con in mano una corona di alloro. Sulla strada principale si affaccia il balcone dal quale il principe Umberto di Savoia e la moglie Maria Josè, il primo giugno 1932, salutarono la folla plaudente.

L'Asilo, di proprietà del Comune, venne dato in gestione all'Associazione del Mezzogiorno che si avvalse, per almeno quaranta anni, dell'opera diligente e amorevole delle Suore Alcantarine, oggi è sede della Biblioteca comunale e dei Servizi Sociali.

Nel territorio comunale esistono i resti di una antica abbazia dell'Ordine Basiliano: S.Giovanni a Castaneto e la Grotta di San Silvestro.

Le principali produzioni del suolo sono costituite dalla produzione di pregiato olio d'oliva, cereali, e frutta. E' tuttora praticata, anche se in forma artigianale, la pastorizia e quindi è reperibile del buon formaggio. Boschi di castagno, faggio e conifere ricoprono buona parte del territorio comunale ed alimentano l'industria dell'estrazione del legno, ma S.Stefano è famosa soprattutto, in Calabria e nel Mezzogiorno, per le sue bellezze paesaggistiche che ne fanno uno dei comuni montani maggiormente vocati allo sviluppo turistico.

Proseguendo sulla strada nazionale si giunge a Gambarie, principale località turistica dell’Aspromonte.

Mannoli in Aspromonte

La frazione di Mannoli appartiene al Comune di Santo Stefano in Aspromonte da cui dista 5 km e sorge a 1000 m s.l.m.

E’ una località molto accogliente e felicemente posizionata a destra della parte alta del Gallico.

 

Vi sorgeva la Colonia Permanente “L. Franchetti”, opera del conte Zanotti Bianco, già Istituto per gli Interessi del Mezzogiorno, oggi Suore Francescane Alcantarine, che ha praticato negli anni passati l'assistenza ai minori, oggi tripartita fra una Casa Vacanze della Diocesi, una Casa Vacanze della Caritas e la Base Scout Aspromonte gestita dal Masci Reggio Calabria 4 “Mons. Giovanni Ferro!.

 

Gambarie



Nasce negli Anni Venti ad opera di pastori, boscaioli e cacciatori che costruiscono baracche di legno per le proprie necessità. La località è andata via via crescendo fino agli anni Cinquanta, quando, grazie all'opera del Sindaco Mangeruca, diventa il primo centro turistico montano del Mezzogiorno d'Italia.

Qui nasce nel 1956 la prima seggiovia del Sud con la relativa pista da sci.

Nel 1964, con il D.M. del 24/10/1964,Gambarie è inclusa nell'elenco delle località estive ed invernali di interesse turistico.

Negli anni successivi Gambarie vive momenti di crescita ed espansione. Nascono infatti numerosi alberghi, ristoranti e locali di interesse turistico.

Negli anni Novanta si riqualificano le strutture esistenti e si progettano numerose opere di interesse collettivo, dando maggior importanza agli sport invernali.

Oggi Gambarie è modernamente attrezzata per tali sport, offrendo 2 seggiovie biposto, 2 sciovie nuove e 2 preesistenti, nonché oltre 10 km. di piste, garantendo lo sci fino a primavera inoltrata ed offrendo la magia di sciare guardando il mare, le isole Eolie e l’Etna.

La viabilità di comunicazione è quella del secolo scorso ed è costituita dalla S.S. 183 (Melito Porto Salvo – Bagaladi – Gambarie - Bagnara) e 184 (Gambarie-Gallico-A3 e Statale 18 per Reggio Calabria).

Gambarie è situata esattamente all'incrocio delle due Statali 183 e 184, in posizione amena al di sotto del Montalto che la domina dall'alto dei suoi 1956 m. s.l.m.(la vetta più elevata della Calabria).

Oltre alle due strade statali convergono a Gambarie, dal Versante dello Stretto, alcune strade provinciali: la Reggio Campi – Terreti – Ortì - Gornelle; la Villa San Giovanni - Melia e la Scilla - Melia che si raccordano tutte alla Statale 183. Si tratta di vere e proprie strade di interesse locale più che di viabilità di accesso adeguata ai flussi turistici.

Gambarie ha conosciuto uno sviluppo molto ordinato, con strade interne parallele e perpendicolari e costruzioni a ville (circa 800 abitazioni in villette) con un punto centrale di organizzazione rappresentato dal quadrivio formato dalle Statali 183 e 184 e dalla piazza intitolata a Carmelo Mangeruca, uno dei pionieri di Gambarie.

Una seggiovia biposto collega il piazzale Mangeruca (1300 m. s.l.m.) con monte Scirocco (1660 m. s.l.m.).

 

D'inverno la seggiovia consente la risalita della sottostante pista da sci e d'estate Monte Scirocco è meta di turisti che da questo punto possono ammirare la bellezza dell'Appennino Calabro nel suo declinare fino al mare,.

Nel periodo estivo la popolazione residente passa dai 1800 ai 20.000 abitanti ed ai 25.000 dei fine settimana, con punte massime nelle settimane a cavallo del Ferragosto.

Sono presenti sette aziende alberghiere (circa 700 posti letto) a conduzione familiare e diversi esercizi di ristoro ed alimentari.

Gambarie, centro turistico montano nel cuore del Parco nazionale dell'Aspromonte è situata a soli 30 Km. dalla Costa Viola di Scilla.

Caratteristica unica di questa terra stupenda, che permette una varietà di paesaggi, di vegetazione e di clima.

Stazione estiva di incantevole bellezza per il suo patrimonio naturale e modernamente attrezzata per gli sport invernali.

Il suo paesaggio muta durante l'arco dell'anno e offre suggestive immagini, una natura incontaminata e selvaggia ed una neve soffice, particolarmente accarezzata dal sole e dal vento marino.

Funghi, miele, castagne, olio d'oliva e formaggi, sono alcuni dei prodotti tipici del territorio.

Per conoscere meglio Gambarie ci si può dedicare alla lettura dei testi appresso indicati .

"Gambarie l'Aspromonte il Parco" -  Gerardo Pontecorvo; "Gli alberi di Gambarie" - Gerardo Pontecorvo; "Trekking nel Parco Nazionale d'Aspromonte"
(con mappa dei sentieri) - G.E.A.; "Gambarie l'Aspromonte" A.P.T. - Reggio Calabria; "Aspromonte Conoscere il Parco" rivista dell'Ente Parco Nazionale
dell'Aspromonte; "In Aspromonte" Nuove Frontiere

Numerosi i siti, turistici ed istituzionali (fra i quali segnaliamo il sito del parco nazionale d’Aspromonte) su cui trovare informazioni e notizie in tempo reale climatiche e diverse.

Escursioni



Non si può parlare di Gambarie o dell'Aspromonte, se non si parla di natura e di escursioni. Ogni angolo di questa stupenda terra, merita un cenno, una cartolina o meglio ancora una visita diretta dell'escursionista. Noi non possiamo fare altro che citare le più importanti e suggestive mete e sentieri per l'escursionista, ma senza dubbio possiamo affermare che questa pagina meritava qualcosa di più. Ci sentiamo in torto nei confronti dei posti che non abbiamo la possibilità di descrivere per mancanza di spazio, ma che comunque stanno li ad aspettare chi, magari accompagnato dalle guide locali  con passione e diligenza, vorrà scoprire che sui sentieri trekking, nascosti tra le foglie ci sono anche i mirtilli, le fragole e i lamponi. Gambarie e l'Aspromonte offrono un turismo fatto di tranquille passeggiate nei boschi secolari, ricchi di funghi e non offrono un turismo vociante e chiassoso. Questi percorsi, a piedi o in mountain bike, faranno conoscere ai turisti ed agli appassionati della montagna un territorio con una vegetazione mediterranea, aspra e selvaggia, ricca di colori e ruscelli, con acque limpide e pure. Gli itinerari predisposti  con cura dal Gea e dal Cai  sono: il Sentiero Italia, il Sentiero Vita, il Sentiero Brigante  e altri per tantissimi chilometri portando l’escursionista a visitare posti incantevoli e conoscere il fascino della natura e la ricchezza della flora e della fauna aspromontana.

 

Escursioni impegnative

E' consigliato l'accompagnamento da una guida:

Da Montalto a Polsi, h 4:00 salita,difficoltoso

Da San Luca al Lago Costantino, h 2:40 difficoltà media

Da Gambarie al Cippo Garibaldi (zona anche d'interesse storico che è stata teatro di una grande battaglia e dove fu ferito il Gen.Giuseppe Garibaldi nel Comune di Sant'Eufemia d'Aspromonte). h 3:00 difficoltà media

Dalla diga del fiume Menta alle cascate Amendolea, h 1:30, difficoltà media

Da Canovai alle cascate di Forgiarelle, h 2:45 difficoltà media

Da Molochio alle cascate del Torrente Barvi, h 1:15 difficoltà media

Da Rogudi a Pesdavoli, h 4:00 difficoltà media

Da Nardello alla fiumara del Menta h 2:40 difficoltà media

Da Bova a Rogudi, h 4:00, difficoltoso

Da Pietra Lunga a Pietra Cappa, h 1:00, difficoltoso

Da Canovai a Croce di Dio sia lodato, h 1:00 difficoltà media.


Escursioni poco impegnative

Santuario della Madonna della Montagna Polsi - (2 ore in auto);

Le cascate del Menta (mezzora in auto) + (1 ora a piedi);

Montalto: la più alta montagna dell’Aspromonte, con la statua del Redentore e il monumento della "Rosa dei Venti", (40’ in auto) - 15' a piedi);

Laghetto di Rumia - 20' a piedi

Riserva forestale di Basilicò,(10’ in auto) o (30' a piedi);

Il Mausoleo di Garibaldi, (30’ in auto) o (4 ore a piedi);

Il Bosco delle Fate (15’ a piedi);

Monte Nardello (2 ore a piedi);

Le grotte di Tremusa a Melia,(30' in auto);

Il Museo della Magna Grecia ed il Lungomare di Reggio Calabria, (40' in auto);

Il Borgo di Scilla con la caratteristica Chianalea, (30' in auto);

L’area archeologica di Calanna, (35’ in auto)

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